Come dice il detto: paese che vai, usanza che trovi! Vale anche per il bagno. Sì perché, girovagando tra i vari continenti, si possono incontrare differenze non solo nello stile e arredamento di un bagno, ma variano proprio gli usi e costumi relativi a questa stanza.
Potremmo rimanere stupiti di come ci sia un diverso modo di vivere la stanza da bagno in un'altra nazione, oppure scoprire delle usanze interessanti da adottare nella nostra quotidianità.
Il bagno, come il resto della casa, racconta molto sulla cultura del paese e delle persone, quando paragoniamo il nostro bagno ad uno qualsiasi all’estero, la prima differenza è sicuramente la mancanza del bidet, ma non è certo l’unica! Vediamo le altre.
Basta uscire poco fuori dall’Italia per notare già le prime differenze: in Francia, si usa disporre i sanitari in una stanza separata dal resto del bagno. Il bagno alla francese, così chiamato, si compone quindi di una stanza più piccola per il wc e una con lavabo, doccia e/o vasca.
Spostandoci a Nord verso Germania, Austria e Olanda, si troveranno molto spesso i cosiddetti WC a “mensola” per via della loro particolare conformazione orizzontale che fa defluire l’acqua in modo ben diverso rispetto a come siamo abituati.
Se viaggiando in Svezia ci si imbatte in una casetta di legno con intagliato un cuoricino, siamo certi di trovarci davanti a un “utedass” – gabinetto a secco, che viene periodicamente svuotato e solitamente si trova nelle zone meno urbanizzate.
A proposito invece di rivestimenti, un’usanza britannica e scozzese è quella di pavimentare l’intera casa di mouquet: anche in bagno!
Contrariamente a quanto si possa pensare, il wc alla turca, o “squat toilet”, non è comune in Turchia, bensì nei paesi come Cina, India e Africa. Molti sostengono che sia scomodo, in realtà è la soluzione migliore per prevenire infezioni e possibili patologie pericolose, per questo viene spesso utilizzato in bagni pubblici e ad alto traffico.
Negli Emirati Arabi, invece, non è buona norma pulirsi solo con la carta igienica e, per questo motivo, le toilette in Medio Oriente sono attrezzate con un’apposita doccetta a fianco del wc per permettere di lavarsi, un po’ come il nostro bidet.
Giappone e Corea detengono il primato in fatto di tecnologia anche nel caso dei bagni.
Ebbene sì, perché entrare in una di queste toilette è come entrare in una vera e propria navicella spaziale, partendo dal sedile riscaldato, ai sensori antiodore, alla radio con possibilità di cambiare stazione, allo spruzzino integrato direttamente nel wc come se fosse un bidet – il cosiddetto washlet – e persino la funzione asciugatrice.
Inoltre, lavandini e sciacquoni sono dotati di tecnologia touchless, il che li rende ancora più igienici.
In America Latina è vietato gettare la carta igienica nel wc, questo a causa delle tubature e della mancanza di un adeguato scarico fognario, un’usanza apparentemente strana ma che evita di intasare gli scarichi e danneggiarli, tanto che ora è in voga anche in altri paesi come l’Asia e molte località insulari.
Mentre sfatiamo il falso mito sull’acqua in Australia, perché no, non scorre in senso antiorario e potete stare tranquilli che ragni e serpenti spaventosi non usciranno dal vostro wc!
In tantissime culture il bagno va oltre al semplice gesto di igiene personale, esistono infatti molti rituali del benessere ancora oggi praticati in tanti paesi del mondo.
La pratica dell’Orofu consiste in un bagno bollente, dopo essersi lavati corpo e capelli, all’interno di una vasca di legno – hinoki – al termine della giornata e serve a purificarsi e liberarsi dello stress accumulato. Secondo la tradizione, la vasca viene utilizzata da tutti i membri della famiglia in ordine gerarchico, senza cambiare acqua.
Come dice il nome, la sauna rappresenta qualcosa di sacro in Finlandia, per purificare il corpo e la mente. Fa parte dello stile di vita quotidiano delle persone e la maggior parte degli edifici prevede una sauna a disposizione dei propri inquilini. La vera sauna viene fatta completamente nudi, uomini e donne assieme, ed è usanza durante la sauna “frustarsi” con un mazzo di rami di betulla per migliorare la circolazione.
Oggi molto diffuso anche in occidente, il rituale dell’hammam prevede diverse fasi di purificazione, tramite vapore, esfoliazione delle cellule morte e infine tonificazione mediante massaggio. Il percorso porta il corpo e la mente a rilassarsi completamente. Nato in Turchia, come rituale per coniugare pulizia del corpo e religione, l’hammam è diventato nel corso dei secoli il fulcro della vita sociale di molti paesi.
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